Inclusività e sport: il Baskin alla sagra della Porchetta di Costano
Inclusività e sport: il Baskin alla sagra della Porchetta di Costano
Il Baskin è una disciplina sportiva che nasce dal basket tradizionale, ma con regole e caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere. Ideato per permettere a normodotati e persone con disabilità di giocare insieme nella stessa squadra, il Baskin si fonda su un regolamento di dieci regole specifiche. Questo sport si propone di abbattere le barriere, promuovere l’inclusione sociale e incentivare le interazioni tra giovani di diverse abilità.
Abbiamo parlato con Francesco Calistri, presidente della Virtus Bastia, una società sportiva che ha abbracciato con entusiasmo il progetto del Baskin e che ha uno stand alla Sagra della Porchetta di Costano. “La nostra società si occupa di diverse attività, dal minibasket per i bambini fino ai 12 anni, al settore giovanile e alla prima squadra che partecipa al campionato di Divisione Regionale 1. Tuttavia, il Baskin è il nostro fiore all’occhiello, un progetto che stiamo promuovendo con sempre maggiore impegno”, racconta Calistri.
Il termine “Baskin” è una contrazione delle parole “basket” e “inclusivo”, descrivendo perfettamente l’essenza di questo sport. La disciplina coinvolge giocatori normodotati e persone con disabilità di vario tipo e grado, sia fisica che psichica. “Nel Baskin ci sono ruoli specifici: il giocatore di basket tradizionale, il normodotato che non ha mai giocato a basket, e poi i ragazzi con disabilità, suddivisi in base alla gravità della loro condizione”, spiega Calistri. “Ogni ruolo è pensato per garantire che tutti possano partecipare attivamente, rendendo lo sport accessibile e divertente per ogni membro della squadra”.
Questa iniziativa, che si inserisce perfettamente nel quadro delle politiche di inclusione sociale, è stata adottata dalla Virtus Bastia da circa due anni. “Abbiamo iniziato il nostro percorso con il Baskin due anni fa e stiamo per entrare nel terzo anno. Collaboriamo con diverse associazioni e istituti del territorio, come La Semente di Spello e il Serafico di Assisi”, dice Calistri.
Un appuntamento importante per la promozione del Baskin sarà la partecipazione al G7 sulla disabilità, che si terrà per la prima volta in Umbria dal 12 al 14 ottobre. “Siamo orgogliosi di essere presenti a questo evento, dove avremo l’opportunità di mostrare il nostro impegno nel Baskin e l’importanza dell’inclusione. Sarà un torneo dimostrativo che si svolgerà all’Istituto Serafico di Assisi, insieme a squadre provenienti da Roma e dalla Francia”, annuncia Calistri.
La Virtus Bastia è stata tra le prime società in Umbria a iscriversi all’Ente Italiano Sport Inclusivo (ISI), promotrice di questo tipo di iniziative. “In altre regioni, come al nord, il Baskin è già più diffuso. Là, l’inclusione è tale che i ragazzi con disabilità sono trattati esattamente come tutti gli altri, anche nei rimproveri per un errore durante il gioco. Questo è l’obiettivo ultimo dell’inclusione: non fare distinzioni”, aggiunge Calistri.
Nel corso degli anni, il Baskin ha riscosso un notevole successo, e la Virtus Bastia è impegnata a portare avanti questo progetto con sempre maggiore dedizione. “Due anni fa, in collaborazione con la Croce Rossa di Bastia Umbra, abbiamo organizzato il nostro primo torneo di Baskin, invitando una squadra del nord Italia che già praticava questa disciplina da anni. È stato un evento molto apprezzato, che ci ha convinto a continuare su questa strada”, ricorda Calistri.
Uno degli obiettivi del Baskin è anche quello di dare un’opportunità di inclusione a quei giovani con disabilità che, una volta terminata la scuola, spesso si ritrovano privi di attività significative. “Molti genitori ci raccontano che, una volta fuori dall’ambiente scolastico, i ragazzi con disabilità vengono spesso dimenticati. Noi vogliamo cambiare questa situazione, offrendo loro una possibilità di continuare a interagire e a divertirsi attraverso lo sport”, sottolinea Calistri.
Quest’anno la Virtus Bastia parteciperà alla Coppa Umbra di Baskin, che prevede una fase nazionale. “Se riusciremo a superare il turno, parteciperemo alla fase nazionale nel nord Italia, un traguardo a cui aspiriamo con determinazione”, conclude Calistri.
L’iniziativa del Baskin rappresenta un importante passo avanti verso una società più inclusiva, in cui lo sport diventa un mezzo per superare le differenze e costruire relazioni basate sulla collaborazione e il rispetto reciproco.